Come sopravvivere al caldo cittadino senza condizionatore7 min read
Reading Time: 6 minutesSta arrivando settembre, le giornate iniziano ad accorciarsi, le foglie cadono, la pioggia arriva. E come se non bastasse inizia l’anno accademico.
Giorno dopo giorno metti a dura prova la tua meteoropatia, fino a quando inizi ad intravedere un bagliore nel grigiore invernale. E’ arrivata la primavera, i giorni si fanno più belli, finalmente ti ricordi come sia fatto il sole e puoi riniziare ad uscire: vedi la natura, il verde e ti godi questa temperatura, né troppo fredda né troppo calda. Semplicemente perfetta.
Ma il Paradiso Terrestre dura poco. Cominci a sentire caldo. Poi cominci a sudare un pochino. Poi sudi e basta. Ed infine l’apice, esci fuori dalla sala studio con l’aria condizionata, 5 minuti e ti sembra di essere entrato nella doccia con i vestiti.
I più fortunati, finita la sessione estiva, a giugno tornano giù e hanno il mare praticamente davanti casa.
Ma se invece fai parte di quella piccola minoranza che è rimasta in città nel periodo luglio-settembre, per di più senza condizionatore… Mi dispiace dirtelo ma “Benvenuto all’ inferno”.
Che tu sia al nord o al sud la situazione non cambia, rimanere in città in estate è un’esperienza che unisce tutti gli studenti, fuorisede o meno.
Dopo anni di università, e di conseguenti sessioni estive torride passate a soffrire il caldo, abbiamo però accumulato una grande esperienza in questo campo, esperienza che ci ha permesso di scoprire e sopratutto di testare in prima persona i rimedi per sopravvivere alla calura cittadina.
Ecco quindi di seguito i 5 rimedi per il caldo da noi proposti.
Leggi e diffondi il verbo!
Docce fredde
Non puoi sopravvivere all’estate se non ti fai le docce fredde, una delle poche cose che ti garantiscono una pausa dal caldo.
All’inizio l’acqua fredda può essere troppo fredda. Certo, puoi usare l’acqua tiepida, ma non è la stessa cosa. Un po’ come la birra al limone che, parliamoci chiaro, non può essere definita birra.
Se sei un vero tosto e stai sfidando il caldo torrido, allora hai l’obbligo morale di usare l’acqua fredda.
Inoltre sembra che le docce fredde abbiano molti benefici per il corpo: apportano infatti un miglioramento del sistema immunitario, offrono sollievo dalla depressione, migliorano la circolazione, fanno bene a pelle e capelli.
Se pensi che sia una cosa che valga la pena provare, fallo nel modo giusto.
Il trucco è evitare lo shock.
Ad un primo contatto con l’acqua ghiacciata l’impulso è quello di perdere il controllo sul proprio respiro. Per evitare che diventi irregolare apri l’acqua e inizia a bagnarti in modo graduale, partendo dapprima da gambe e mani, lasciando per ultime le parti del corpo più sensibili al freddo, come petto, schiena e testa.
Aiutati immaginando di essere in piscina o al mare, dove entri molto più facilmente in acqua nonostante sia gelida.
Come ti ho detto prima evita lo shock troppo forte. Un po’ di turbamento lo avrai sempre, ma devi cercare di rimanere in quella zona dove non è poco ma neanche troppo.
Questo signore ha passato 2 ore in una vasca di ghiaccio. Magari arrivi al suo livello.
Il ventilatore: cerchi il gelo?
Quando i tuoi coinquilini ti fanno, gentilmente o meno, notare che la bolletta dell’acqua sta crescendo a dismisura, è arrivato il momento di investire i tuoi pochi risparmi in un ventilatore.
Compri il ventilatore e la tua casa passa da forno a 180 gradi non ventilato a forno a 180 gradi ventilato, quel che basta per garantire una cottura uniforme.
A questo punto dobbiamo ricorrere ad un po’ di fisica e fisiologia.
Dal punto di vista della termodinamica l’evaporazione è quel processo nel quale l’entalpia (per semplicità energia interna) del liquido soggetto ad evaporazione diminuisce per sottrazione di energia cinetica.
In parole povere se l’acqua sul tuo corpo evapora la tua temperatura si abbassa.
Ma se quindi mi bagno con dell’acqua e mi metto davanti al ventilatore dovrei sentirmi fresco?
Esattamente. Numerosi studi scientifici lo dimostrano. Sono stati anche condotti esperimenti (a casa nostra) ed è emersa una correlazione causale tra le magliette bagnate e il raffreddarsi davanti al ventilatore.
Un tè alla menta
Fuori c’è un sole che spacca le pietre, tu stai morendo di caldo e allora che fai? Ovvio. Ti bevi un tè alla menta altrettanto caldo.
Sicuramente non sarà la prima cosa che ti viene in mente, il solo pensiero di bollire l’acqua ti dà le vertigini.E invece sembra proprio che il tè sia la bevanda più diffusa nel Sahara.
Questa zona principalmente desertica è abitata perlopiù da popoli nomadi che una volta si occupavano di commercio trans-sahariano mentre adesso allevano cammelli.
Compiendo lunghe traversate nel deserto, spesso nasce in loro l’esigenza di fare una pausa per sentire un po’ di freschezza. Ma come fare?
Una volta non esistevano i condizionatori e trascinarsi tocchi di ghiaccio per tutto il deserto sarebbe, come facilmente intuibile, impensabile.
Poiché fare l’autostop non è una soluzione efficiente nel deserto si deve necessariamente optare per un’opzione alternativa: il tè alla menta.
Un membro del popolo Tuareg infatti spiega: “Un tè alla menta e sentirai meno il caldo”. Il segreto per sentirsi più freschi è proprio berlo bello bollente, a piccoli sorsi per non bruciarsi la lingua. Magari accompagnandolo con alcuni peperoncini piccantissimi da cui si ricava l’Harissa (una pasta al peperoncino piccante). Il segreto svela il Tuareg:” se fai salire la temperatura interna, la temperatura esterna sembrerà più bassa”.
Se ci pensate infatti questa cosa è molto diffusa in alcuni paesi caldi, nei quali spesso si impiegano spezie piccantissime e si accompagnano i piatti con tè bollente.
Quindi la prossima volta che sentite caldo provate a farvi un bel tè alla menta, mettetevi sul balcone e godetevi la vostra bevanda.
Bagnarsi i polsi e il collo con l’acqua
Non tutti sono da tè però. Magari siete dei caffeinomani incalliti e avete giurato fedeltà e lealtà alla moka.
O magari capita semplicemente che vai di fretta, non hai tempo di farti una doccia e il tempo ti manca anche per il tè.
Ti serve qualcosa di molto veloce magari perché hai preso la bici per arrivare a lezione o in sala studio e devi raffreddarti velocemente altrimenti sembra che ti sei buttato in una fontana.
Il miglior modo è allora quello di correre in bagno a bagnati i polsi, i gomiti e il collo con acqua corrente in modo da abbassare la tua temperatura corporea e sentire un po’ di freschezza. Così eviti di sudare come se fossi una fontana, almeno per una volta.
I polsi, gomiti e il collo sono infatti posti in cui le vene e le arterie si trovano più a livello superficiale, questo ti permette di raffreddare in modo più rapido il sangue che poi fluirà in altri parti del corpo e permetterà di abbassare la temperatura. Puoi anche utilizzare dei cubetti di ghiaccio da posizionare su questi punti così non devi occupare il bagno per periodi interminabili e liberare la toilette ai tuoi coinquilini.
Girare con la maglietta bagnata
Ci sono giorni in cui il caldo è veramente insopportabile. Non puoi vivere nella doccia, bagnarsi i polsi non aiuta e ti serve qualcosa di fresco e protratto nel tempo.
A quel punto prendi una maglietta e bagnala un po’. Dopo 5 o 10 minuti comincerai a sentirti molto fresco. Se la bagni tutta puoi avere anche casa nel mezzo di un vulcano ma con quella maglietta addosso avrai freddo: ti sentirai come un Polaretto in frigo.
Se sei una ragazza i tuoi coinquilini saranno contenti.
Rimedi per il caldo. Quali sono i vostri?
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Vi abbiamo messo in mano grandi poteri, cercate di sfruttarli in modo responsabile.
E voi avete rimedi particolari contro il caldo che affligge gli studenti fuorisede? Pensate invece che sia tutto inutile e vi abbandonate al caldo e al sudore? Fatecelo sapere nei commenti!
E se il caldo ti ha fatto venire sete, leggi il nostro articolo “Queste sono le 8 birre più strane del web” e combatti l’arsura!
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